Le leggi delle dodici tavole
4,00 €
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Scheda dati
- Autore
- Cleto PAVANETTO
- ISBN
- 978-88-213-1019-5
- Tipologia
- PDF-LAS
- Collana
- Saggi e Proposte
- Numero collana
- 18
- Pagine
- 100
- Anno di pubblicazione
- 2014
Descrizione
Legislazione romana, letteratura latina
Le leggi delle XII Tavole, compilate da una commissione di dieci esperti (decemviri) negli anni 304-305 dalla fondazione di Roma (451-450 a.C.), rappresentano la codificazione del diritto romano operata nel periodo in cui l’oligarchia patrizia dominava quasi incontrastata.
Scritte con brevità e speditezza, costituiscono il più insigne codice arcaico della sapienza giuridica romana: in esse rifluisce e si determina il succo del diritto consuetudinario tradizionale e si fissano i doveri dei cittadini troppo spesso compromessi nella lunga lotta di classe tra patrizi e plebei. Proprio per questo, tale legislazione è da considerarsi la più grande creazione del genio di Roma, in forza della quale i Romani ebbero la possibilità di affrontare il grandioso compito di amministrare ed unificare il loro immenso dominio e diffondere nei popoli assoggettati quel grande tesoro di umanità e di civiltà del quale sono intrise le lettere latine. Il compito viene splendidamente riassunto dal genio di Virgilio:
Scritte con brevità e speditezza, costituiscono il più insigne codice arcaico della sapienza giuridica romana: in esse rifluisce e si determina il succo del diritto consuetudinario tradizionale e si fissano i doveri dei cittadini troppo spesso compromessi nella lunga lotta di classe tra patrizi e plebei. Proprio per questo, tale legislazione è da considerarsi la più grande creazione del genio di Roma, in forza della quale i Romani ebbero la possibilità di affrontare il grandioso compito di amministrare ed unificare il loro immenso dominio e diffondere nei popoli assoggettati quel grande tesoro di umanità e di civiltà del quale sono intrise le lettere latine. Il compito viene splendidamente riassunto dal genio di Virgilio:
“tu regere imperio populos, Romane, memento
... pacisque imponere morem,
parcere subiectis et debellare superbos (Eneide VI, 851-53).
... pacisque imponere morem,
parcere subiectis et debellare superbos (Eneide VI, 851-53).
Il testo, esposto in una forma arcaica con molte incertezze sintattiche e frequenti scambi di soggetto, ci offre il più remoto esempio di un periodare breve e secco ed il primo memorabile tentativo di prosa latina.