Teppisti per noia? La nuova violenza delle baby gang

È cambiato qualcosa o ci siamo sbagliati nel considerare che un certo tipo di devianza può venire soltanto da determinati ambienti? Quali sono le percentuali di recupero? Quanti ragazzi coinvolti in situazioni di devianza e di criminalità si salvano? È possibile realizzare degli interventi in rete e quale posto vi occupano le istituzioni? È pensabile un’interazione tra gli enti istituzionali e le risorse del territorio? Quali interventi educativi sono già in atto in Italia, ad opera di singoli o di gruppi, con itinerari di prevenzione dai quali possano scaturire modalità relazionali nuove e impegni più concreti e più massicci per la costruzione di una società vivibile? Il volume, che intende offrire un ventaglio articolato di risposte a tali domande, non costituisce una guida “fai-da-te” al fenomeno della devianza minorile e neppure si colloca nell’orizzonte unicamente interpretativo, lasciando agli uomini di buona volontà l’attivazione di percorsi di recupero e di prevenzione. Esso, piuttosto, sottopone all’attenzione del lettore delle piste scientificamente e sperimentalmente fondate dalle quali partire per vedere, giudicare e agire in situazioni di delinquenza, per non fermarsi alla semplice denuncia, ma per educare a scoprire nel cuore di tutti, e soprattutto dei piccoli, spesso abbandonati da adulti infelici e immaturi, i germi di speranza che sono indispensabili per la realizzazione di una società a misura d’uomo.