Gli imperatori Severi. Storia archeologia religione

Gli imperatori Severi. Storia archeologia religione

21,00 €
Nessuna tassa
Tipologia:

Scheda dati

Autore
Enrico DAL COVOLO, Giancarlo RINALDI
ISBN
978-88-213-0380-7
Tipologia
Cartaceo
Collana
Biblioteca di Scienze Religiose
Numero collana
138
Pagine
354
Anno di pubblicazione
1999

Descrizione

Storia della Chiesa, Severi
Quantità

Disponibile in LAS
Il volume raccoglie i contributi che ricercatori di varia formazione, disciplina e provenienza hanno offerto al Primo Congresso di Studi Severiani (31 maggio - 1° giugno 1996), organizzato ad Albano Laziale dal Centro Internazionale di Studi sull’Età dei Severi.
Albano è un centro importante e significativo per gli studiosi della dinastia severiana. Dove ora sorge la città, infatti, Settimio – il primo degli imperatori Severi – accampò la sua II Legio Parthica; e proprio la facoltà di matrimonio concessa ai legionari contribuì a trasformare il castrum di Albano in urbs, cioè in una città «strategica», che controllava la via Appia alle porte di Roma.
Ancor oggi Albano è città ricca di memorie severiane: lo attestano l’anfiteatro, il cisternone, le rovine di un grande edificio termale, la Porta Pretoria e le mura del castrum, per non parlare di una preziosa raccolta di iscrizioni e di monete, ben conservata nel locale Museo Civico.
Per questi motivi il Cartello Industriale dei Castelli Romani ha deciso nel giugno del 1995 di istituire il Centro di Studi sull’Età dei Severi e di promuoverne le iniziative, avviando una collaborazione, tanto più pregevole quanto più rara, tra il mondo dell’imprenditoria e quello della cultura classica. Obiettivo primario del Centro è l’incremento di scambi culturali – attraverso l’organizzazione di convegni, conferenze, seminari di aggiornamento... – tra gli specialisti del periodo che intercorre fra il 193 e il 235.
Come è noto, le vie di accesso allo studio dell’età severiana e le relative istanze disciplinari sono molteplici: anche in questo àmbito, solo l’approccio interdisciplinare, riconosciuto e accettato nella ricerca comune, si rivela capace di nuove acquisizioni e di sintesi feconde.