Quale impostazione per la filosofia morale? Ricerche di filosofia morale - 1

Quale impostazione per la filosofia morale? Ricerche di filosofia morale - 1

18,50 €
Nessuna tassa
Tipologia:

Scheda dati

Autore
Giuseppe ABBÀ
ISBN
978-88-213-0314-2
Tipologia
Cartaceo
Pagine
328 (ristampa 2007)
Anno di pubblicazione
1995

Descrizione

Filosofia, filosofia morale
Quantità

Disponibile in LAS

In questa prima di una serie di ricerche di filosofia morale l’a traccia innanzitutto una mappa che consenta al lettore di orientarsi nell’intricato e rigoglioso dibattito che caratterizza il pensiero morale filosofico e teologico degli ultimi decenni. Lintento è di identificare gl’inter­locutori situandoli in qualcuna delle varie tradizioni di ricerca morale che hanno avuto come esito diverse figure di filosofia morale. Questa ricerca arriva a stabilire che esse divergono quanto alla loro stessa impostazione, hanno una diversa concezione sulla morale e di chi siano gli attori morali.

La filosofia morale risulta essere o una ricerca sulla vita migliore da condurre, secondo la tra­dizione aristotelica e tomista; o una ricerca sulla legge morale da osservare, secondo le tra­dizioni teologica, giusnaturalista e kantiana; o una ricerca sulle regole della collaborazione sociale, secondo la tradizione hobbesiana e liberale; o una spiegazione del comportamento umano, secondo la tradizione humeana; o una scienza per la produzione di un buon stato di cose, secondo la tradizione utilitarista e conseguenzialista. Il rispettivo attore morale o è au­tore della propria condotta o è soggetto utilitario o è soggetto radicalmente libero e autono­mo.

Identificati gl’interlocutori principali, l’a. avvia un confronto sistematico e dialettico tra di essi al fine di stabilire quale figura e quale impostazione della filosofia morale faccia fronte ai problemi pratici odierni e soddisfi ai requisiti di una ricerca morale razionale. Dal confronto ri­sulta che l’etica della vita buona e delle virtù, specialmente nella versione tomista, non è così sprovveduta come sovente si ritiene: essa ha modo di rispondere alle obiezioni e alle istanze delle impostazioni alternative e a sua volta riscontra, in queste, aporie e incongruenze di cui queste stesse non sono consapevoli.

Questa ricerca per lo meno chiarisce in che cosa e per quali ragioni divergono le varie figure di etica, quali sono i loro punti forti e i loro punti deboli. Un esito sorprendente è che le figure oggi dominanti e ritenute ovvie non sono così razionalmente difendibili com’esse pretendo­no. A sua volta l’etica tomista appare come figura più originale e più difendibile di quanto soli­tamente si pensi.