Sull’Evangelium vitae sono già apparsi commenti e studi. Perché, allora, prepararne un altro? Perché si pensa che l’Evangelium vitae sia un’enciclica di grande rilievo culturale per la nostra civiltà ormai prossima al terzo millennio. Con essa non solo si affronta un tema particolarmente cruciale, ma si propone concretamente uno stile di annuncio, un approccio pastorale davvero efficace, un metodo di discernimento profetico che è esemplare perché unito a progettualità operativa del futuro. In secondo luogo, perché non bisogna mai stancarsi di evidenziare che la nuova evangelizzazione della vita concerne aspetti più che semplicemente biologici, fisici, corporali. «Il Vangelo della vita», proclamato da Giovanni Paolo II, abbraccia l’ordine della creazione e della redenzione, implica valenze ontologiche, etiche, culturali e pedagogiche.