Il testo si avvale di due modi conoscitivi, quello definitorio-concettuale e quello interpretativo-narrativo, usandoli come strategia con cui far pratica di filosofia dell’educazione. Questa, infatti, è chiamata a chiarire/comprendere il senso del mondo dell’educazione (qui assunta nel suo significato più generale per cui è sinonimo di istruzione, formazione, apprendimento) e delle sue parole-chiave. Le deve precisare, collegare con le parole-chiave, con le teorie, che sull’educazione vengono dette o mostrate in altre discipline o modalità discorsive culturali. Deve cogliervi le novità insorgenti nei contesti e nei processi storici in atto. Per tali motivi, nella prima parte del saggio si proverà ad offrire un’esposizione sistematica delle parole-chiave dell’educazione nella loro logicità ed essenzialità concettuale. Con la seconda si cercherà di supportare tale forma di conoscenza, utilizzando immagini, intuizioni allo stato nascente, abbozzi di modelli, narrazioni autobiografiche, conoscenze frutto di esperienza fatta, al fine di arrivare alle idee, ai significati profondi, alle tendenzialità e intenzionalità di fondo, ai valori più alti, che soggiacciono al discorso “scientifico” “su” e “per” l’educazione.
Tra le ultime pubblicazioni di Carlo Nanni presso la LAS, si ricordano: Introduzione alla filosofia dell’educazione (2007); Emmanuel Mounier. Il pensiero pedagogico (2008); Educarsi per educare (2012); Educare con don Bosco alla vita buona secondo del Vangelo (2012); Immagini. Per pensare e vivere meglio (2015). Insieme con G. Malizia, è autore di: Il sistema educativo Italiano di istruzione e di formazione (2010); e con M.T. Moscato ha curato, La pedagogia della libertà. La lezione di Gino Corallo (2012).